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Nasce il Blog del Camping Paradiso


Era un po' di tempo che stavo pensando ad un modo, un canale per condividere con tutti i nostri ospiti le scelte, i problemi e le varie vicende che ruotano attorno alla nostra attività e alla nostra famiglia.

L'idea è quella di riuscire a far percepire al maggior numero di ospiti quel clima di amicizia e reciproca comprensione e stima che si ha ad esempio con i clienti che ci frequentano da molti anni e che dovrebbe essere proprio delle vacanze in campeggio.

Al giorno d'oggi è difficile instaurare con i nostri ospiti un rapporto che vada oltre quello del cliente che paga per un servizio e basta. Le vacanza è diventata frenetica come il lavoro. Si deve sfruttare ogni giorno, ogni momento per vedere, fare e provare nuove esperienze.

Quando ero giovane e il campeggio era ai suoi inizi, parlo di 30 anni fa, i ritmi erano completamente diversi. Le vacanze erano più lunghe. C'erano i vacanzieri di Luglio e poi c'erano i vacanzieri di Agosto. Le famiglie si fermavano in campeggio spesso anche un mese. In queste condizioni ci si poteva conoscere bene, si poteva diventare amici e condividere esperienze. Insomma ci si conosceva e ci si comprendeva.

Oggi non è più così. Le vacanze sono diventate un tocca e fuggi fra un impegno e l'altro. Arrivare a una settimana di soggiorno è molto difficile a meno che non si tratti di pensionati. Il risultato sono vacanze più sterili dal punto di vista umano e spesso il campeggio, invece che essere un luogo di aggregazione e condivisione di un modo comune di vivere la natura e la vacanza, è diventato un banale luogo dove dormire e usufruire servizi, un posto che spesso per via di regole il cui spirito non è compreso è percepito come una gabbia.

Ho assistito e vissuto in questi ultimi anni una serie di vicende, che potrei definire di "ordinaria follia" scaturite dai motivi più futili, per via di un regole giudicate assurde o per via di come offriamo certi servizi. Ho visto situazioni in cui il famoso

"spirito del campeggio" fra gli ospiti è andato perso perché il vicino ha parcheggiato male la sua auto invadendo la piazzola di un altro o perché il filo per stendere i panni passava dove non doveva.

Con questo blog allora vogliamo motivare, informare e raccogliere suggerimenti sulle scelte che abbiamo fatto e che faremo. Vogliamo raccontare di storie e storielle vissute in campeggio e rendere partecipi di racconti anche coloro che per via di questi tempi moderni non lo possono più fare come una volta. Non sarà proprio come fare una chiacchierata con i nostri ospiti più affezionati davanti a un buon caffè al bar sotto una stellata estiva, ma i tempi cambiano e se questa può essere la strada per restituire un po' di calore e umanità alle vacanze in campeggio perché non provarci?

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